9 febbraio 2012

I frollini ripieni di ricordi

Quando ero piccola mia mamma preparava sempre delle merende favolose per me e mio  fratello. In tempi non sospetti produceva infornate ed infornate di muffin al cioccolato, costruendo da sè gli stampini (che allora non c'erano) con la carta stagnola e la forma di un bicchiere. Ce ne dava uno ciascuno da portare a scuola per l'intervallo e noi facevamo invidia ai nostri compagni che avevano la merenda a base di brioches confezionate. E poi ci faceva la spremuta d'arancia. La metteva nelle bottigliette di vetro vuote dei succhi di frutta e con una macchinetta apposita sigillava il tappo di metallo. Perchè sennò la spremuta si ossida, diceva.
E poi faceva i biscotti. Ne sfornava quantità industriali, preparati in tanti modi diversi. I miei preferiti erano quelli che sapevano di limone ed avevano l'uovo sbattuto sopra che li rendeva lucidi e lisci. Ricordo che non riuscivo mai ad aspettare che si fossero freddati, non resistivo alla tentazione di prenderne uno dalla teglia, anche a costo di procurarmi una scottatura, e mangiarlo ad occhi chiusi. Sapevano di burro, di zucchero e di felicità.

Io non avevo mai fatto i biscotti, prima di oggi. Avevo quello che può benissimo essere definito "panico da prestazione". Pensavo "e se poi non mi vengono?". Ma grazie alle ultime esperienze culinarie ho scrollato da me il pensiero del fallimento imminente (lo confesso, perchè mal che vada le cose che non vengono bene le mangio io)e mi sono lanciata.
C'è da dire che l'esperienza è stata faticosa. Non possedendo un piano da lavoro in cucina ed avendo oltretutto uno di quegli orribili tavoli in formica (cose che non ho voluto io, ma la padrona di casa) su cui si attaccherebbe anche un panetto di burro, ecco, non è stato semplice stendere l'impasto. Ma al grido di "celapossiamofarcela" e con l'aiuto di una discreta quantità di farina, ce l'ho fatta.



Ora, a questo punto una blogger che si rispetti dovrebbe allegare relativa ricetta e descrivere nei minimi dettagli il procedimento seguito per sfornare una montagna di frollini innamorati. Si, in effetti dovrei. Perchè non credo che la gente si accontenti di guardare le foto, quando si tratta di cibo. Il problema però è che io non ho seguito alcuna ricetta. O meglio, l'avrei seguita, se solo mi fossi ricordata le dosi che avevo letto cinque minuti prima nel web. C'era solo una voce a condurmi nel buio totale della mia completa ignoranza in materia: 125 grammi di burro. Era tutto ciò che ricordavo di quello che avevo letto. E forse un uovo. E forse ci andava lo zucchero... Insomma, ecco, è iniziata così la mia avventura con i biscotti. Partendo da quella dose enorme di burro, ho poi aggiunto un uovo, zucchero (circa 100 grammi) e tanta farina quanta ne è occorsa per far diventare l'impasto compatto e non troppo molliccio. Non avevo limoni in casa, non avevo vaniglia in casa, ergo: non ci ho messo altro. Ah, si, tre cucchiaini di lievito chimico. Me lo stavo dimenticando (non solo adesso, ma anche mentre facevo i biscotti!).
Ora vi chiederete: ma come sono venuti? Buoni. E ne sono felice. Perchè appena ne ho assaggiato uno mi è venuto spontaneo chiudere gli occhi e per un attimo mi sono sentita di nuovo bambina e felice.



9 commenti:

  1. Ecco, non è ancora ora di merenda ma mi hai fatto venire una fame che la metà basta!
    Per il tavolo incolloso: in commercio trovi dei "tappetini" di silicone praticissimi (che volendo vanno anche in lavastoviglie). Di solito si trovano con stampate sopra le varie misure (diametri vari e righello con i centimetri sui bordi).
    Te lo consiglio davvero, è un'altra vita proprio!

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  2. ecchisenefrega se non hai la ricetta!!!! applauso per la forza di volontà...per prima cosa! io non ricordo mia mamma in cucina a far dolci...è sempre stata poco attiva da questo punto di vista...lei amava fare "da mangiare" come dice lei! i dolci erano per le occasioni..poche che io ricordi in effetti..una torta di mele una volta tanto...e un dolce per festeggiare un compleanno.E poi ogni tanto invece c'era nonna che sfornava biscotti...con l'ammoniaca!! ( che ho comprato e farò presto!) e creme da tavola buonissime che io non riesco a fare con lo stesso gusto! E in questo periodo faceva le famose castagnole...eh si...in cucina si possono avere tanti ricordi. E quindi applauso per te, per i tuoi ricordi sfornati..e per tutti quelli che sono certa d'ora in poi sfornerai!!! :)

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  3. Spiessli, hai ragione, sai che non ci avevo mai pensato di comprare uno di quei tappetini lì!!??? Non so perchè, ma li avevo ignorati,,,fino ad oggi. Domani esco e li compro, grande idea!

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  4. Hariel, grazie mille! Mia mamma ha sempre fatto di tutto in cucina, ma quello che faceva lei io non lo so fare, proprio come te con le creme. Mia nonna invece è una maga dei ravioli, ma per quanto riguarda i dolci...Non ne ha mai fatti! Rimedierò io producendone a valanga!

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  5. Cominciamo subito con il dire che ti amo.
    proseguiamo dicendo che il template nuovo è strabellissimo e mi piace TROPPO e se lo cambi giurocheammazzoduenanidagiardino
    e che sono tanto ma proprio tanto FELICE
    e non smetterò di ripeterlo
    di questa evoluzione.
    luce.
    irradi luce da ogni dove.
    lo sapevo santapizzetta.
    lo sapevo .
    e ti amo l'ho detto.
    e poi?
    ah sì.
    e ti amo.

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  6. Giulia,
    tu sei sempre così cara con me ed io stento a credere di meritarmelo, come stento a credere di spandere luce, di essere come tu dici, di avere quello che tu dici. Ma fa bene avere qualcuno che crede in me, fa bene avere te accanto. E non finirò mai di dirti grazie. E che si, ti amo anche io.

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  7. E comunque no, il template non lo cambio: ho trovato quello della mia vita, come il principe azzurro, tanto per capire.

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  8. ,,cosa mi sono persa in tutti questi anni che non vi conoscevo...mai avrei pensato che ci fosse questo mondo di pazze meravigliose..abbrcciate sempre con la fantasia..perchè vi ho conosciute così tardi?????????????????????..domanda..ora posso morire..di gioia naturalmente...!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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    1. Uhhhhhh, ma chi sei tesoro?!?!
      Immagino a chi ti riferisci dicendo "vi", ma identificati, santapolenta, altrimenti come faccio ad abbracciarti tutta?!?!
      E poi, meglio tardi che mai, no?!

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